Verimec - La capsula di sicurezza

IL FLIP NELLA CAPSULA TWIST

La capsula con flip (o bottone o clic-clac) ha conosciuto il grande successo sul mercato italiano alla fine degli anni ’80, dopo i decreti legge che riconoscevano ai produttori alimentari la responsabilità civile per il prodotto conservato. E’infatti solo da questo momento che, per la legislazione italiana, il produttore di conserve alimentari è divenuto responsabile non solo del processo produttivo e della qualità delle materie prime, ma anche del confezionamento: è obbligo del produttore rendere la confezione "inviolabile" in modo che non possa essere alterata da persone e/o da eventi casuali.

 In seguito ai suddetti Decreti Legge, tutti i produttori di alimenti conservati hanno dotato le proprie confezioni di "sigilli di garanzia" di materiale cartaceo o plastico. Nel primo caso il sigillo è costituito da una fustella di carta che è applicata con colla o carta autoadesiva tra il vetro e la capsula (bordo + pannello), nel secondo caso il sigillo è costituito da un film di materiale plastico termoretraibile (PVC o polivinilcloruro, OPP o polipropilene orientato, OPS o polistirene orientato) che impedisce l’apertura della capsula.

E’ a questo punto che, allo scopo di rendere ancora più sicura la confezione, le aziende produttrici di capsule hanno ideato il flip, ossia un meccanismo della capsula che dimostri al consumatore l’inviolabilità della confezione.

Il flip si ottiene sagomando il pannello centrale della capsula secondo alcune curvature che favoriscono il movimento elastico del "bottone". 

Prendendo in mano una capsula con flip si nota che la caratteristica principale del meccanismo è la "rumorosità", detta anche "clic-clac", che deriva dallo spingere e rilasciare il bottone.

Per far sì che il flip della capsula si abbassi dopo la chiusura del contenitore è necessario che si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:

  1. che il prodotto, all’atto del riempimento, sia ad una temperatura maggiore di 75° C;
  2. che la chiusura sia fatta con una macchina capsulatrice a getto di vapore automatica o semiautomatica.

Il processo standard di pastorizzazione prevede il riempimento a caldo del contenitore, fino al raggiungimento della quantità prevista in etichetta.

In questa fase è presente dell’aria, definita "spazio di testa", tra il livello del prodotto e la bocca del vetro. Tale aria, non essendo sterile, facilita nel tempo lo svilupparsi di muffe . E’ per questo motivo che, immediatamente prima della chiusura del contenitore con la capsula, è convogliato un getto di vapore sulla bocca del vetro: in questo modo il vapore (che per sua caratteristica di calore è più pulito dell’aria) sostituisce l’aria presente nello spazio di testa.

Il contenitore pieno, dopo la chiusura, raggiungerà la temperatura ambiente.

Nella fase di raffreddamento del prodotto il vapore presente nello spazio di testa si trasforma parte in acqua e parte in aria: questa trasformazione fa sì che all’interno del contenitore si crei una depressione che fa abbassare il flip della capsula.

La capsula con flip di una confezione chiusa correttamente e non manomessa, alla pressione del dito, non fa rumore (clic-clac).Nel caso in cui facesse rumore significherebbe che dell’aria è entrata nella confezione,quindi che la confezione è stata aperta o non chiusa bene.

Le caratteristiche tecniche della capsula con flip sono state subito apprezzate dai produttori e il rapido successo è stato poi facilitato dall'economicità del sistema; il costo di una capsula con flip è infatti identico a quello di una capsula senza flip.

IMPORTANTE: se non si rispettano le condizioni sopra descritte  (riempimento a caldo e/o chiusura a macchina con vapore) si possono avere problemi di sicurezza nella confezione: infatti il vuoto che si ottiene all’interno dei vasi e/o bottiglie non è costante e ciò può comportare il non funzionamento del flip (che non si abbassa) in quanto non sempre  si riesce a raggiungere il valore di 15 cm/Hg all’interno della confezione.

Particolare attenzione in tal senso va fatta nel caso di sottoli e sottaceti confezionati a freddo, in questo caso infatti i vasi, prima di essere pastorizzati, vengono chiusi manualmente e con il prodotto a freddo. In tal caso è consigliabile l'uso della capsula senza flip in quanto, dopo il trattamento termico, la leggera deflessione del pannello centrale (superficie concava) attesta che il vaso è comunque sottovuoto anche con valori bassi (< di 15 cm/Hg). In presenza degli stessi valori la capsula con flip non garantirebbe l’efficacia desiderata.