Riciclo imballaggi in Italia: il 2024 continua sulla scia positiva dell'anno precedente

È da poco stato divulgato l'annuale Rapporto Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) sui dati del riciclo degli imballaggi in Italia, che si conferma, ancora una volta, un esempio positivo nel 2024: sono ben 10,7 milioni di tonnellate gli imballaggi riciclati, pari al 76.7 % dell'immesso al consumo.

I dati pur rivelando un aumento di un solo punto percentuale rispetto al 2023 (10,47 milioni di tonnellate corrispondenti a 75,3% , vedi nostro articolo precedente qui), risultano particolarmente positivi se si guarda ai singoli materiali. Nel dettaglio abbiamo: 435.500 tonnellate di acciaio; 62.400 di alluminio; 4 milioni e 605.000 di carta e cartone; 2 milioni e 314.000 di legno; quasi 2 milioni e 103.000 di vetro

Particolarmente bene la plastica che conta circa 1 milione e 131.000 per quella "tradizionale" (derivata da fonti non rinnovabili) e 47.500 di bioplastica compostabile, per un totale di 1 milione e 179.000 tonnellate, un balzo in avanti rispetto al 2023 che le permette di superare finalmente la soglia del 50% di rifiuti riciclati, tetto imposto dagli standard Unione Europea entro il 2025.

Secondo Simona Fontana, Direttore Generale di Conai: «Il superamento del 50% di riciclo della plastica, che si unisce così a tutti gli altri materiali nel raggiungere in anticipo i target 2025, è un traguardo incoraggiante, ma non può essere considerato un punto d’arrivo". È fondamentale continuare a investire nel potenziamento delle raccolte differenziate e nella creazione di una cultura sempre più diffusa di economia circolare: più della metà degli imballaggi riciclati, del resto, arriva proprio dalle raccolte urbane, frutto della collaborazione dei cittadini - osserva Fontana -. Ma un altro strumento da potenziare è quello della diversificazione contributiva: applicando contributi ambientali modulati in base alla riciclabilità degli imballaggi in plastica e carta, dal 2018 abbiamo più che dimezzato la presenza di pack non riciclabili sul mercato» .

Tra i virtuosismi da segnalare nell'anno 2024, ci sono le sempre più crescenti collaborazioni tra i Comuni e i Consorzi di recupero dei materiali: sale a quasi 7.400 il numero dei Comuni che hanno stipulato convenzioni, affidando ai sistemi consortili tutto o parte degli imballaggi provenienti dalle raccolte differenziate, una copertura della popolazione italiana che ha raggiunto il 97%!

Di conseguenza, crescono anche le percentuali di imballaggi conferiti dai Comuni al sistema Conai in tutta la nazione. Particolarmente virtuosi il Centro (+6,2%) ed il Sud (+5,1%); bene anche il Nord che cresce ancora di due punti (+2.7%).

Concludiamo con le parole di Ignazio Capuano, Presidente Conai: «Aver superato il 76% di riciclo degli imballaggi è un risultato importante, frutto di un lavoro di squadra, soprattutto se pensiamo che l’Europa ci chiede di raggiungere il 70% entro il 2030. Ma non possiamo fermarci qui. All’orizzonte ci attendono sfide complesse, come quelle legate alla direttiva SUP e all’implementazione del Regolamento europeo sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio. E naturalmente dobbiamo continuare a lavorare con le aziende per rendere sempre più diffuse le buone pratiche di ecodesign: è essenziale continuare ad affiancare il nostro tessuto imprenditoriale perché progetti e utilizzi imballaggi sempre più sostenibili e a ridotto impatto ambientale. Ma il mio auspicio è anche un altro: sempre più filiere di materiali devono entrare in flussi di economia circolare solidi e ben organizzati, non solo quelle dei packaging».

 

Fonti:
Report Conai 2025