Calure estive e bevande Vintage

 ...l’aperitivo è un rituale talmente radicato nella cultura italiana che spesso ne diamo per scontata la sua esistenza...

 [...] prima dell’avvento dei grandi marchi internazionali, cosa si beveva in Italia?

C’erano i marchi simbolo del Carosello, prodotti quasi dimenticati che hanno segnato la storia dell’aperitivo italiano, frammenti di un passato recente di cui ancora è possibile trovare tracce in alcune botteghe o minimarket. E poi bibite presenti tutt’oggi in commercio, magari meno conosciute, bottiglie dalle grafiche d’antan e il fascino retrò. Qui, abbiamo voluto raccogliere un po’ di ricordi di quel periodo che va dagli anni ’60 ai ’90, fra grandi classici ormai perduti e tesori da riscoprire.

Aqua brillante

Chiara, fresca e amarognola, l’acqua tonica è da sempre un prodotto immancabile nelle estati italiane, da gustare in purezza o da abbinare al gin per un buon gin tonic. Al tempo del Carosello, fra tutte era l’acqua brillante a farla da padrona, un’acqua tonica resa celebre dall’azienda Recoaro, produttrice di gingerino, chinotto, aranciata, ginger soda e acqua minerale. [...] “Si prepari alle gioie della tavola con acqua brillante Recoaro! Stimola, tonifica e ristora”, da consumare con “buccia di limone e addizionata ai liquori secchi”, per un aperitivo più elaborato.

Spuma

Come non nominare, poi, la spuma? Una bibita a base di acqua gassata, zucchero, caramello e aromi, una sorta di versione italiana della soda statunitense. Bar, trattorie, drogherie: tutti i locali tra gli anni ’70 e ’90 avevano a disposizione una linea di spuma, apprezzata da consumatori di ogni età. Erano principalmente due le tipologie in commercio: bionda, nata nei primi anni ’20, o nera, creata per la prima volta nel ’38 dall’azienda Spumador, anche se nel tempo si iniziarono a diffondere altre varianti aromatizzate alla menta o agli agrumi.

Orzata

Il nome deriva dal latino hordeata, “fatta con orzo”, ma gli ingredienti alla base dell’orzata, la bevanda ottenuta dall’estrazione idroalcolica della radice di benzoino, sono tutt’altri. Viene realizzata, infatti, con diversi prodotti, principalmente le mandorle, ma è molto diversa dalla bevanda vegetale di mandorla, meno densa e più dolce. Potevano poi essere aggiunte essenze di vaniglia o fiori d’arancio, purché mantenesse sempre il sapore dolciastro e soprattutto il colore bianco lattiginoso che la contraddistingueva.

 

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