Orange wine, il quarto colore del vino

Da New York a Londra, da Milano a Sydney si fa spazio il quarto colore del vino: insieme a bianchi, rossi e rosati ecco anche gli orange wines

[...] Vini bianchi in senso lato o – in altre parole – una sorta di ponte tra il mondo dei bianchi e quello dei rossi. Tecnicamente gli orange wines sono vini prodotti da uve a bacca bianca ma vinificati come se fossero dei rossi, dunque fermentati e affinati anche per lungo tempo sulle bucce, da cui prendono il colore.

Ecco perché, soprattutto all’estero, molti ristoratori e sommelier preferiscono utilizzare i termini “macerated” oppure “skin contact” invece del controverso e scivoloso “orange”: i vini bianchi macerati non sono tutti arancioni e racchiudono una moltitudine di caratteri diversi. 

Alcuni possono essere di colori non marcati - giallo paglierino o dorato - ma sono stati comunque a contatto con le bucce: per capirlo è necessario assaggiarli e scoprire così la grande struttura e ricchezza aromatica. Altri, invece, sono di una tonalità ambrata oppure – come nel caso del Pinot Grigio - ramata. Nuance non convenzionali che potrebbero provocare qualche alzata di sopracciglio in chi non ha familiarità con questo stile di vinificazione, in cui il contatto prolungato del mosto con la buccia e i vinaccioli consente ...continua a leggere